Insomma, che cosa devo fare? Devo continuare a svolazzare di fiore in fiore per tutta la vita finchè ne vedo sbocciare uno? Devo mandare tutto a monte ogni volta che conosco una ragazza nuova? Dall’età di quattordici anni ho lasciato che fossero i testicoli a decidere. E francamente, sono giunto alla conclusione che i miei testicoli non ci capiscono un cazzo.
(Rob Gordon, Altà Fedeltà)
Questa sera chiudo la trilogia sull'amore che ha dominato l'ultima settimana di blog, toccando un terzo tema che mi sta a cuore.
L'amore cosa porta? Generalmente una rivoluzione, non è molto importante sapere che tipo di rivoluzione è, se negativa o se positiva, quello che conta è che nella maggior parte dei casi nessuno è come prima dopo aver sperimentato un amore.
Questa forse è la bellezza intrinseca, la più nascosta, la più sottile e il più delle volte la più dimenticata dell'amore.
Lasciate perdere l'attrazione fisica, il cuore che palpita, la costante perdita di attenzione per qualsiasi attività. Sono tutti solamente sintomi del cambiamento che è in divenire.
Perchè sono sicuro che ogni persona che sperimenta un amore, si ritrova un giorno sveglio a voltarsi indietro, a guardare fotografie, a rileggere appunti passati, si ritrova a pensare che c'è stato un punto di svolta, c'è stato un punto in cui tutto è cambiato, non qualcosa, tutto; e molto probabilmente è stato il giorno in cui ha incontrato l'amore.
Ed è bello lasciarsi travolgere da questo, anche se magari si è consapevoli della temporaneità della cosa, anche se magari si crede che sarà per sempre. E' bello crearsi illusioni, è bello crearsi aspettative; ed è altrettanto bello che in determinati punti le aspettative cambino, le aspettative diventino diverse poichè se è vero che l'amore fa cambiare è altrettanto vero che rimanere gli stessi è sinonimo di un amore che scema.
E' un punto di vista certamente opinabile, è un mio punto di vista. Il punto di vista di una persona che è sei anni che è fidanzata con la stessa ragazza, e che non ha ancora smesso di cambiare.
Ineluttabilmente.
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