domenica 22 ottobre 2006

Ero di confessione ebraica, ma mi sono convertito al narcisismo

Narcisismo: l'eccesso di ammirazione o compiacimento per sé stessi o per i propri meriti, reali o presunti
(www.garzantilinguistica.it)

Scorrono gli ultimi minuti di questo weekend devo ammettere assai strano e spericolato. Dopo una settimana di intenso lavoro, mischiato ad una crisi postmalinconicanostalgica, credevo sinceramente di potermi rilassare in quel di Modena, tra le cosiddette mura amiche.
Il destino non è stato per nulla benevolo con me, almeno in questa quarantatreesima settimana dell'anno.
Sono stati due gli eventi principali che hanno fatto sì che il mio tempo libero non fosse dedicato al riposo. Due eventi tra loro opposti e ai quali molto probabilmente dedicherò un post ciascuno nei prossimi giorni.
Il tema invece attuale è un altro e riguarda la citazione che fa da titolo al post e che, nel momento in cui sabato sera al cinema è uscita dalla bocca di Woody Allen, mi ha letteralmente illuminato.

Ebbene si, lo ammetto, anche io mi sono convertito al narcisismo.
O forse non ne ho mai avuto bisogno. Lo sono e basta.
Intendo un po' narciso.

Un anno di
narcisi e solitudine
specchiandomi
nella mia finitudine,
sporgendomi
su quella viva fissità
che ad ogni respiro moriva un po'
in concentriche
delucidazioni
e fuggevoli illuminazioni.
(La lira di Narciso, Bianco Sporco, Marlene Kuntz)

1 commento:

PiMPi ha detto...

Bastaaaaaaaaaa con sti marleneeeeeeeee!!!:)