venerdì 13 ottobre 2006

Sull'importanza della radio

Orpheus sat gloomy in his garden shed
Wondering what to do
With a lump of wood, a piece of wire
And a little pot of glue
O Mamma O Mamma

He sawed at the wood with half a heart
And glued it top to bottom
He strung a wire in between
He was feeling something rotten
O Mamma O Mamma
(The Lyre of Horpheus, Abbatoir Blues - The Lyre of Orpheus, Nick Cave)

Nell'ultimo periodo ho viaggiato molto con la macchina, purtroppo essendo ormai questa macchina all'ultima fase della sua vita presenta qualche piccolo inconveniente tra cui il mancato funzionamento del lettore cd.

Ho scoperto la radio in modulazione di frequenza.

Lo ammetto non sono stato mai un amatore della radio, ma non sono neanche mai stato un attento ascoltatore.
In questa italietta decadente invece devo ammettere che le radio rappresentano un buon esempio di ciò che dovrebbe essere la pluralità.
Devo ammettere che effettivamente qualunque persona può trovare ciò che gli aggrada.
Nei duecentosettantasette chilometri che separano La Spezia dal mio appartemento milanese sono riuscito ad ascoltare nell'ordine:
  • qualche canzone squisitamente pop e un po' 80' (Scissor Sister ye ye)
  • musica italiana varia
  • una trasmissione assurda b-sides, roba veramente rara
  • opera lirica
  • liscio
  • jazz
  • rock
  • un apologia dei Queen (cavolo sono arrivato a Milano su Radio Ga Ga)
E sono sicuro che se avessi continuato avrei ascoltato tante altre cose interessanti.
E mi sono soffermato solo sulla musica, sono altresì sicuro che se avessi cercato informazione l'avrei trovata in tutte le salse.
E se non è pluralità questo.
E la prima cosa che mi viene in mente è un confronto con la televisione...ok...scherzavo.
Ma la vera domanda a cui non ho una risposta non banale è: perchè?
Provo solo ad elencare le poche cose che mi vengono in mente e che non credo non siano la causa:
  • La nascita delle radio libere non è poi molto diversa da quella delle televisioni commerciali
  • Alla fine dei conti anche nelle radio ci sono dei monopolisti nazionali (Rai, Radio DeeJay, RMC ecc ecc)
  • Allo stesso modo della televisione esiste un network infinito di radio locali, che sono poi quelle che danno la pluralità
  • Queste radio locali sono nella maggior parte dei casi di qualità
Forse sta in questo ultimo punto la differenza, la televisione locale non è paragonabile alla speculare radio. Ma non è una risposta completa, e devo ammettere che su questo argomento non sono neanche così ferrato.
Qualcuno ha una risposta più convincente di questo sproloquio?

Venghino siori, venghino.

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